Categoria: News
16 Febbraio 2012
Caro Ministro Profumo,
bastava scorrere il dizionario alla lettera “o”
Note sulla Circolare Circ. n. 99 del 13/02/1012 inviata alle scuole dall’A.T. di Torino con oggetto “Somministrazione e correzione delle prove Invalsi”
Ci risiamo con gli assist del MIUR ai solerti presidi della scuola italiana: Profumo ha inserito un breve inciso sulla faccenda INVALSI nel decreto sulle semplificazioni, ma anziché semplificare, ha nuovamente ingarbugliato la matassa, inguaiando ancor di più i presidi.
La partita sull’obbligatorietà dei quiz INVALSI, da quando i Cobas l’hanno posta con forza, si dà in questi semplici termini: nessuna attività aggiuntiva (cioè non prevista dal contratto nazionale come obbligo di servizio) può essere ritenuta obbligatoria per i docenti.
Eppure erano anni che i presidi, braccio operativo della didattica di regime emanata dal MIUR (Berlinguer e Moratti prima, Fioroni poi, la Gelmini ieri l’altro, Profumo oggi e forse domani), convincevano le maestre delle elementari che le prove dovevano essere considerate obbligatorie. Questo per alcuni anni, mentre, a bassa intensità, i quiz come fatto ineluttabile si diffondevano nella scuola elementare……………
Dopo il fallimento dei due progetti sperimentali (VSQ e “Valorizza”) presentati dalla Gelmini e bocciati in moltissime scuole d’Italia, solo attraverso l’invio forzato di “esperti” entrati nei Collegi Docenti per “supportare” i dirigenti e far passare la sperimentazione, il MIUR ha racimolato una trentina di scuole con le quali stanno portando avanti le sperimentazioni. Il progetto “Valorizza” però, basato sul ridicolo metodo “reputazionale” (pagelle sui prof. date da studenti e genitori) è stato definitivamente accantonato (dopo essere costato a noi tutti contribuenti fior di quattrini ottenuti dai tagli ai nostri stipendi conseguenti al blocco degli scatti). Ciononostante si cercano 300 scuole in tutta la penisola che partecipino al “nuovo” progetto e, tra queste, le scuole del sud che verranno scelte (Sicilia, Calabria, Puglia e Campania), saranno finanziate con i soldi dei PON “Competenze per lo sviluppo” finanziati dalla UE, sottraendo alle altre soldi che sino ad ora erano destinati a tutte. Di novità il progetto ne contiene davvero poche; le uniche sembrano…………………..
Il progetto di legge Aprea- Formigoni “MISURE PER LA CRESCITA, LO SVILUPPO E L’OCCUPAZIONE”, con il quale in Lombardia si vuole consentire la chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi, non è altro che l’attuazione in formula piena dell’Autonomia scolastica e della Regionalizzazione dell’istruzione, previste nel 1997 e nel 2001 dal centro-sinistra, ( art 21 L 59/97 Autonomia scolastica- Cambiamento del Titolo V della Costituzione -2001). Da quando tale trasformazione è stata avviata, le regioni hanno presentato richieste sempre più pressanti in merito alla sua piena applicazione e lo stesso sistema scolastico integrato oggi vigente ( stato-privato-regioni,che cogestiscono l’istruzione), non è niente altro che il risultato di tale cambiamento……
15 Febbraio 2012
MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV SABATO 25 FEBBRAIO ORE 13.00 BUSSOLENO-SUSA
In questi ultimi giorni i sindacati della Triplice e altri sostenitori della scuola-azienda e della scuola-quiz si stanno vantando di aver bloccato l’orrenda sperimentazione gelminiana (fatta propria il 7 dicembre anche dal neo-ministro Profumo) Valorizza, che prevedeva premi in denaro e in seguito differenziazioni gerarchiche e salariali tra docenti utilizzando il grottesco metodo reputazionale. Ad assegnare le “pagelle” agli insegnanti avrebbe dovuto essere un improponibile nucleo di valutazione, composto dal preside e da due docenti eletti dal Collegio (con la supervisione del presidente del Consiglio di Istituto), utilizzando, per distribuire premi salariali, anche i giudizi interessati di genitori e studenti sui propri docenti, e una ridicola scheda di autovalutazione in cui gli insegnanti dovevano auto-incensarsi su quanto sono bravi a spiegare, a coinvolgere le classi, ad avere un eccellente rapporto con le famiglie………………………………
28 Gennaio 2012
Ogni generalizzazione è sempre approssimativa, impropria e quindi sbagliata. Ma se affrontiamo i nodi del problema ci rendiamo conto che è anche totalmente falsa.
Dal 1990 ad oggi migliaia di lavoratori della scuola hanno visto peggiorare le loro condizioni di lavoro. Chi ha memoria sa che nel lontano rinnovo contrattuale del ’90, grazie alla tenace combattività dei COBAS-COMITATI DI BASE DELLA SCUOLA, i lavoratori Docenti e ATA hanno avuto il miglior incremento contrattuale della scuola.
Al contrario, negli ultimi anni, abbiamo assistito ad un vero accanimento contro la scuola pubblica e i suoi lavoratori senza che da parte di CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA, si sia levata una protesta degna di questo nome; anzi, la legge 146/90 (legge antisciopero) è stata fortemente invocata da quei sindacati sopracitati. Quella dello sciopero (specialmente degli scrutini) era forse l’unica arma veramente efficace in mano ai lavoratori della scuola che, altrimenti, sono succubi di qualsiasi attacco, sia salariale che normativo.
E che dire dei rinnovi contrattuali? Spariti! E degli stipendi Europei? Mai visti! Gli scatti? Rinviati, anche quando un sindacato confederale andava spacciando (falsamente) il contrario.
In questi anni i Cobas, nel silenzio dei media, hanno condotto una strenua lotta contro la parità scolastica che favorisce la scuola privata; contro la deriva aziendalistica e quizzarola; contro la divisione in insegnanti di serie A e di serie B; contro i feroci tagli (8 Miliardi) alla scuola.
Quindi non pensiamo che sia vera la frase: “sono tutti uguali”; per lo meno, i Cobas, sono “meno uguali” di coloro che, staccati dal posto di lavoro, hanno firmato accordi-capestro senza battere ciglio! (molti di quei “solerti” dirigenti sindacali sono stati poi lautamente premiati con posti di governo o sottogoverno dal padronato: si pensi ai vari Marini, D’Antoni, Pezzotta, Benvenuto, Polverini, etc..)
Laddove era presente, la nostra organizzazione, si è rivelata essere il sindacato combattivo dei lavoratori, segno che il nostro metodo democratico, le nostre rivendicazioni, se hanno la possibilità di essere spiegati, convincono decisamente i lavoratori.
Cosa fanno i Cobas e per cosa si battono:
per la difesa della scuola pubblica; per salari davvero europei; per la democrazia dentro le scuole; si battono per difendere la pensione e i diritti acquisiti. Contro l’imbroglio dei fondi pensione (Espero)
I Cobas, per statuto, non firmano alcun contratto se prima non vi sia l’assenso dei lavoratori, discutono democraticamente in assemblea e non decidono attraverso “vertici sindacali” avulsi dal posto di lavoro.
I Cobas non credono nel principio della “delega”, perché deresponsabilizza i lavoratori, i quali devono assumere nelle loro stesse mani il loro destino autoorganizzandosi, e perché i delegati RSU devono essere lavoratori che decidono insieme e non “contro” gli interessi dei propri compagni di lavoro.
Ecco perchè chiediamo ai lavoratori non solo di sostenere la lista Cobas, chiediamo loro di auto-organizzarsi, di assumersi in prima persona la responsabilità della difesa della scuola pubblica e dei propri diritti.
AUTO-ORGANIZZATI, VOTA PER I TUOI DIRITTI!
11 Gennaio 2012
LE LISTE RSU SI PRESENTANO DAL 20 GENNAIO ALL’8 FEBBRAIO. LE VOTAZIONI SI SVOLGERANNO DAL 5 AL 7 MARZO. Abbiamo combattuto fin dall’inizio la disastrosa politica, sostenuta in modo bipartisan da governi di centrodestra e centrosinistra, della scuola-azienda, della mercificazione e privatizzazione dell’istruzione pubblica, della falsa autonomia scolastica che ha precipitato in una competizione …
Un sistema che, se facciamo caso, ha subito riforme strutturali (fino a quella odierna) solo con Governi di centrosinistra e/o tecnici.
Ed è questa una prima riflessione da fare: solo con la cosiddetta “pace sociale”, cioè con un sostanziale accordo con i Sindacati “concertativi”, si possono fare riforme radicali e tale pace è garantita solo se c’è l’appoggio parlamentare del cosiddetto “centrosinistra”……..
2 Gennaio 2012
SCADENZE ELEZIONI RSU 2012 • 20 gennaio inizio raccolta firme per la presentazione delle liste;• 30 gennaio insediamento commissione elettorale;• 8 febbraio termine presentazione liste;• dal 5 al 7 marzo votazioni; Car* collegh*, come sapete dal 5 al 7 marzo si svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle RSU in tutto il pubblico impiego, dunque …
7 Dicembre 2011
Riaprira Martedì 10 Gennaio alle ore 16,30. Buone Feste a Tutti/e
Per gli adempimenti di propria competenza, si trasmettono gli elenchi definitivi di cui all’oggetto, distinti per distretti, compilati ai sensi del D.M. 92 del 12 OTTOBRE 2011.A partire dal giorno successivo a quello di pubblicazione, i Dirigenti Scolastici dovranno attingere da questo elenco per l’attribuzione delle supplenze temporanee per assenze del personale in servizio nelle …
Sono pubblicate in data odierna le graduatorie distrettuali che dovranno essere utilizzate dalle scuole, con precedenza rispetto alle normali graduatorie d’istituto, al fine del conferimento delle supplenze brevi in sostituzione del personale docente assente. Contestualmente sono pubblicati gli elenchi dei docenti esclusi. Tali graduatorie, ai sensi dell’art. 6 del D.M. 92 del 12/10/2011 producono effetti …
5 Dicembre 2011
Alla fine Monti una “patrimoniale” l’ha fatta, però alla rovescia, applicandola a quel poco di redditi e di diritti restati a milioni di salariati e di ceti medi impoveriti: e non ai ricchi, ai grandi patrimoni, alle rendite finanziarie, agli evasori, alla casta politica, ai corrotti.
La maggiore violenza il governo bipartisan la esercita contro le pensioni. Nonostante l’INPS sia in attivo (se si escludono le spese assistenziali, assurdamente a carico delle pensioni), malgrado ci siano tre milioni di persone che ricevono pensioni da 5000 fino a decine di migliaia di euro mensili e/o cumulino più pensioni a lauti stipendi succhiando oltre 200 miliardi all’anno, ancora una volta vengono colpiti i più deboli. Lavoratori dai miseri salari, sfruttati fin da giovanissimi e in attività usuranti, dovranno raggiungere i 42 anni di contributi (le donne 41), con un furto di almeno 30 mila euro in media. Il passaggio al contributivo per tutti/e è un latrocinio ancor maggiore, da diverse decine a centinaia di migliaia di euro. Ed è un furto anche l’innalzamento di un anno delle pensioni di vecchiaia, mentre sparirà l’adeguamento all’inflazione delle pensioni da 1000 euro in su.
La nuova ICI colpirà (rivalutazione delle rendite catastali del 60%) tanti lavoratori/trici a basso reddito, che con grandi sforzi hanno acquistato una casa che spesso non hanno ancora pagato, mentre l’ulteriore aumento di 2 punti dell’IVA deruberà ulteriormente settori popolari già spremuti fino all’osso.
La vera “patrimoniale” è invece sparita, insieme all’aumento dell’IRPEF per i redditi più alti: eppure sarebbe bastata una tassa dell’1% sui patrimoni di quel 10% di ricchi che posseggono il 55% della ricchezza nazionale, per avere oltre 50 miliardi di euro, il doppio dell’attuale manovraccia. Nè pagheranno alcunchè le banche, la grande finanza, gli squali redditieri che hanno ingigantito la crisi e che ci si arricchiscono tuttora
Gli evasori, quelli/e che derubano le casse pubbliche di circa 300 miliardi l’anno, non verranno manco sfiorati dalla “tracciabilità” oltre i mille euro. Il taglio dei costi della politica politicante è svanito, vitalizi e cumuli di pensione (basterebbe eliminarli per recuperare un centinaio di miliardi annui) compresi. E nulla toccherà la corruzione interna alle strutture istituzionali e amministrative che dilapida almeno 200 miliardi annui.
Centrodestra e centrosinistra mugugnano come Cgil, Cisl e Uil ma accetteranno tutto, sotto diktat di quegli Stati “virtuosi”, Germania in primis, che si sono arricchiti con l’euro e che vogliono far pagare la crisi ai settori popolari dei paesi come l’Italia, che hanno salari, pensioni e garanzie dimezzati rispetto ai paesi “forti”.
Non possiamo sperare nulla dalle caste politiche e sindacali di Stato. Dobbiamo rapidamente costruire la più vasta alleanza sociale tra tutti/e coloro che pagheranno la crisi, usando tutte le forme di protesta, da mettere in campo nelle prossime settimane, che allarghino e potenzino il fronte anti-crisi, in assoluta indipendenza dalle forze politiche e sindacali del capitalismo privato e di Stato.
LA CRISI VA PAGATA DA CHI L’HA PROVOCATA E DA CHI CI SI ARRICCHISCE
4 Dicembre 2011
TUTTI INSIEME DICIAMO BASTA! BASTA CON L’IMMOTIVATA PRECARIETA’ DEI DOCENTI DI SOSTEGNO. BASTA CON LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI AD AVERE GARANTITA LA CONTINUITA’ DIDATTICA La mobilitazione degli insegnanti di sostegno specializzati delle scuole superiori continua… L’appuntamento è per Lunedì 19 dicembre ore 15 PRESIDIO presso l’USP di …
30 Novembre 2011
Docenti convocati per il giorno 6 Dicembre 2011 ORE 9,30 – U.S.T. VIA COAZZE, 18 – TORINO per la stipula dei contratti a tempo indeterminato da Graduatoria ad esaurimento biennio 2009/2011 pubblicata il 9/8/2011 e da Graduatoria ad Esaurimento triennio 2011/14 pubblicata il 5/8/2011. Circolare
29 Novembre 2011
Chi lavora nella scuola conosce le misure per innalzarne la qualità: massimo 20 alunni per classe, ripristino delle compresenze (si sta toccando con mano il disastro provocato dalla loro soppressione), ritorno ad un effettivo tempo pieno, un serio piano di aggiornamento per i docenti, eliminazione del precariato, implementazione dei laboratori, ecc. Queste sarebbero le misure concrete se vogliamo discutere seriamente di qualità della scuola. Dalla Commissione Europea e dalla Banca Centrale Europea sono arrivati invece ben altri messaggi e ben diverse proposte. Ricostruiamo il “dialogo” tra queste istituzioni e il governo italiano riguardo alla la nostra scuola……………………..