I quiz Invalsi sono un insulto alla scuola pubblica, alla didattica di qualità, alla professionalità dei docenti, ad ogni forma seria di apprendimento degli studenti. Come già successo in altri paesi, l’insegnamento a quiz provoca la degenerazione e l’immiserimento dell’istruzione, ridotta ad addestramento a domande/risposte inutili e spesso demenziali e truffaldine. Per giunta, sulla base di questi quiz, che il MIUR vuole far svolgere nelle scuole tra il 10 e il 13 maggio, si intenderebbe premiare e punire, con l’utilizzo anche del decreto Brunetta, docenti e scuole. Nonostante non ci sia alcun obbligo di legge o contrattuale per i docenti (ma solo per l’istituto Invalsi), i presidi insistono, contro ogni regola e logica, a volerli svolgere nelle scuole, con interruzione illegale della didattica, senza peraltro alcuna decisione in merito di Collegi docenti e Consigli di Istituto, e a vessare, con imposizioni altrettanto illegali, i docenti affinché svolgano e correggano i quiz.
Trasformiamo i giorni dei quiz in Giorni dell’Indignazione contro l’Invalsi da parte di docenti, genitori e studenti. Facciamo appello ad essi perché impediscano l’interruzione della didattica e lo svolgimento dei quiz Invalsi nelle scuole, perché non vi partecipino e dissuadano tutti/e dal farlo.
CHI FA I QUIZ INVALSI DANNEGGIA ANCHE TE: DIGLI DI SMETTERE!
Inoltre l’Assemblea nazionale dei COBAS ha convocato due giorni di sciopero degli scrutini a giugno. Vogliamo la cancellazione dei tagli degli organici, l’apertura a settembre della trattativa per il contratto bloccato, l’inserimento nella Finanziaria d’autunno delle somme per gli scatti di anzianità scippati a docenti ed Ata, l’assunzione dei precari su tutti i posti vacanti e disponibili, la fine della pratica illegale di svolgimento dei quiz Invalsi nelle scuole durante l’orario di lezione.
Il calendario degli scioperi sarà il seguente: 9-10 giugno Marche e Puglia; 10-11 giugno Veneto; 16-17 giugno Liguria e prov. Bolzano; 14-15 giugno tutte le altre regioni, la prov. di Trento e le scuole all’estero. Decideremo successivamente quali iniziative di piazza svolgere nelle giornate di sciopero, con particolare riferimento a quelle del 14 e del 15.
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