Cari/e,
Martedì 19 Giugno si terrà a Torino una importantissima manifestazione sotto gli uffici della Prefettura di Torino alle ore 17.
Tale decreto, nel tentativo (!!!) di dare una soluzione al problema della collocazione dei personale in esubero, crea un danno diretto ai docenti di sostegno specializzati attualmente in attesa di ruolo e agli alunni in situazione di handicap. Ancora una volta, ci troviamo di fronte alla vanificazione dei contenuti virtuosi di una normativa attraverso azioni amministrative tese a creare soluzioni provvisorie.
Non è in questione la necessità di dover dare una risposta al problema della collocazione dei docenti resi in esubero dall’ultima Riforma della Scuola, ma la scelta di operare tale soluzione ai danni di alunni già svantaggiati e di altri docenti (i docenti di sostegno precari), producendo un’altra emergenza sociale.
Il corso istituito dal decreto direttoriale è di un livello decisamente inferiore a quelli seguiti dagli attuali specializzati, la sua frequenza è per metà on-line (e tolto il numero di assenze consentite, la frequenza reale si riduce a ben poca cosa), il suo essere gratuito e alternativo al possibile licenziamento lo rende ben lontano dall’essere un corso motivante, il suo essere destinato a tutto il personale in esubero rende evidente come gli alunni in situazione di handicap siano intesi come valvola di sfogo a problemi politici e sociali, come se loro non ne avessero abbastanza di problemi.
La dicitura della specializzazione rilasciata da questo percorso è diversa da quella ottenuta tramite SSIS e TFA: essa è “specializzazione in attività di sostegno”, mentre gli attuali docenti di sostegno posseggono una “specializzazione in attività didattiche di sostegno”. Ma c’è da temere che tale differenza non sia interpretata come una reale differenza nei ruoli, anche se contiene una differenza sostanziale nelle competenze e nella professionalità, e che i docenti riconvertiti con questo corso vengano collocati al posto di un docente realmente specializzato.
La prima volontà del Ministro è chiaramente quella del “dividi et impera” (utilizzata negli ultimi 15 anni con risultati ottimi per i vari Governi!!!)
Per evitare queste spaccature tra colleghi fortemente penalizzate dalla riforma Gelmini, cioè tra personale in esubero e personale precario di sostegno, i Cobas Scuola hanno lanciato delle proposte e a porre delle domande.
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In primo luogo bisogna ricordare a tutti che anche nella scuola pubblica esiste il licenziamento. Non è vero, quindi, che i corsi suddetti saranno “volontari”: chi non parteciperà sarà messo in mobilità per 3 anni e poi licenziato. Non è uno scandalo che tutti i docenti delle classi di concorso in esubero si siano iscritti.
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Se il dott. Chiappetta (quello che ha firmato il decreto direttoriale) è davvero preoccupato per la sorte della scuola italiana e per gli allievi diversamente abili fino a dichiarare che c’è bisogno sempre di più di personale specializzato in sostegno, ci chiediamo perché non iniziare ad eliminare definitivamente le cattedre di “fatto” e immettere da subito in ruolo le migliaia di docenti specializzati che hanno “finanziato” per anni le università per ottenere il famoso titolo. Siamo sicuri, dott. Chiappetta, che questo corso serve a migliorare la qualità della scuola e dell’insegnamento del sostegno e non a “ricollocare” il personale in esubero e, quindi, a risparmiare??
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Dove è finito, Ministro Profumo, l’organico funzionale di cui molto spesso Lei ha parlato? Avevamo ragione a dire che c’era una evidente continuità tra Lei e la Gelmini? Che l’unico obiettivo per Lei, come per la Gelmini, fossero i risparmi e, quindi, i tagli al personale scolastico? E’ così che vuole risolvere i problemi della scuola pubblica italiana?
Noi pensiamo che i tagli effettuati in questi anni, soprattutto tra il personale ITP, abbiano rovinato ciò che di buono c’era nell’istruzione tecnica e professionale: l’attivività laboratoriale.
Se si vuole davvero il bene della scuola pubblica si faccia un passo indietro, si abolisca la “controriforma” Gelmini e i 150.000 tagli effettuati in 3 anni.
Se invece, come dice Chiappetta, questi corsi servono a specializzare nuovi insegnanti perché aumenta la “richiesta”, fate un corso “vero” che specializzi i docenti in esubero ma, per favore, utilizzateli come risorsa in più nella scuola di ultima titolarità senza intaccare l’organico di sostegno. Questa si che potrebbe essere una soluzione a favore degli allievi diversamente abili!!!
Ci batteremo affinchè non nasca una nuova “guerra” tra il personale della scuola portando avanti una proposta che potrebbe, invece, “saldare” le posizioni:
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Ritiro del Decreto direttoriale n.7
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Restituzione dei 150.000 posti tagliati in 3 anni (parola d’ordine sbandierata dalle OOSS sino a quando sono stati presenti il governo Berlusconi e la ministra Gelmini, ora totalmente abbandonata!!!);
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Immissione in ruolo dei precari specializzati su tutti i posti di sostegno vacanti e disponibili, già dal prossimo anno
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Costituzione dell’Organico Funzionale
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Utilizzazione dei docenti in sovrannumero come risorsa in più nella scuola di ultima titolarità senza intaccare l’organico di sostegno.
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