Dal 17 al 31 Luglio i docenti precari dovranno compilare, on line, la domanda per le supplenze a.s. 2023/2024.
Oltre al danno dovuto al famoso algoritmo, quest’anno si aggiunge la beffa: i docenti non conosceranno i posti disponibili, saranno costretti a fare una scelta al buio.
Ma andiamo per punti:
- Nessun algoritmo, come denunciato in questi anni, potrà garantire la trasparenza necessaria né una scelta adeguata in situazioni di assegnazione che si modificano di momento in momento. I docenti precari italiani sono già abbastanza sfruttati, non aggiungiamo una modalità di assegnazione degli incarichi che, oltre a presentare profili di illegittimità, li penalizzerà ulteriormente e che rischia molto concretamente di diventare strutturale.
- A questo si aggiunge la novità di quest’anno: nel periodo di compilazione delle domande per le supplenze, gli aspiranti non potranno conoscere la disponibilita’ delle cattedre. Quelle, ad oggi, messe a disposizione dagli uffici sono solo cattedre di diritto che peraltro saranno assegnate al personale che sara’ assunto a tempo indeterminato e ai colleghi e colleghe che hanno chiesto la mobilità (assegnazione provvisoria e/o utilizzi). Sarà per loro una scelta al buio, con le evidenti conseguenze che potranno verificarsi.
E’ inamissibile una cosa simile, non è possibile che siano ancora una volta i precari a pagare le inefficienze del Ministero.
Valditara, per sottolineare la sua (e del suo Governo) proverbiale puntualità, rischia di creare un ulteriore danno ai precari della scuola.
Pertanto, chiediamo che le convocazioni per l’assegnazione delle supplenze da GPS avvengano in presenza dopo la pubblicazione di tutte le cattedre disponibili (di diritto e di fatto) per consentire ai docenti una scelta il più possibile soddisfacente per loro e magari anche per gli studenti e studentesse (continuità didattica).
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