La lettera inviata alle scuole dal Ministro Valditara nella ricorrenza della caduta del Muro di Berlino è in realtà l’ultima di una lunga serie di ingerenze da parte del Ministero, che da molti anni ormai, sotto governi anche di altro segno, intende chiaramente limitare la libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione. Basti ricordare che il suo predecessore Bianchi aveva fatto redigere un documento di 89 pagine (!) che doveva blindare il tema delle complesse vicende del confine orientale.
La lettera del Ministro Valditara inoltre dev’essere intesa in perfetta continuità con la tendenza, affermatasi proprio dopo la caduta del Muro, a considerare il nostro ordine politico e sociale, citiamo dalla lettera, “l’unico che possa dare ragionevoli garanzie che umanità, giustizia, libertà, verità non siano subordinate ad alcun altro scopo, sia esso nobile o ignobile”; come se nelle democrazie occidentali non esistesse l’ignobile Ragione di Stato che ad esempio in Italia ha nascosto la verità sulle stragi di matrice neofascista e ha legittimato le più spietate repressioni, come durante il G8 di Genova!
Certo l’attuale ministro, che ha affermato di essere favorevole all’erezione di muri contro l’immigrazione irregolare, ricorda con una personale passione politica la caduta del Muro di Berlino (evento decisamente positivo, come la caduta di tutti i muri), dimentica invece che il 9 novembre è anche la Giornata Mondiale contro il Fascismo e l’Antisemitismo, temi sui quali evidentemente noi insegnanti dovremmo sorvolare.
Esecutivo Nazionale COBAS SCUOLA
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