L’ENNESIMO FALLIMENTO DELL’ALGORITMO E L’ASSURDA “DIFESA” DELL’UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI TORINO

16 Settembre 2022

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L’Ufficio scolastico di Torino pubblica in data 13/09/2022  la nota

Riscontro omnia a diffide, reclami pervenuti e accessi agli atti, con la quale comunica che:

l’Ufficio, rigetta ogni reclamo, istanza di accesso agli atti e diffide pervenute sui casi esposti. Il presente riscontro si intende avente valore anche in futuro per ogni analoga istanza che dovesse pervenire in relazione ai successivi turni di nomina.

A parte il fatto che questa nota “giuridicamente” sia un po’ carente, poiché una pubblica amministrazione è obbligata a dare accesso agli atti se richiesti e motivati, vorremmo entrare nel merito di ciò che a noi è sembrato una disperata difesa dell’algoritmo per l’assegnazione delle supplenze annuali al personale docente.

Innanzitutto chiariamo alcune questioni per evitare fraintendimenti:

  • Non c’è alcuna accusa verso l’ufficio scolastico provinciale di Torino, sappiamo che anche loro sono sotto organico e che hanno lavorato con molto affanno per cercare di evitare errori, che sono, inevitabilmente, sopraggiunti
  • Alcuni casi che l’Ufficio indica nella nota sono legittimi e normativamente corretti.

 

Il primo problema si pone quando lo stesso ufficio dichiara, sostanzialmente, che nulla è cambiato rispetto alle convocazioni in presenza: NO, è cambiato tanto, in primis la questione della trasparenza delle operazioni.

E poi veniamo alla questione esiziale: considerare “rinunciatario” un collega che non ha MAI ottenuto una proposta di lavoro, ci sembra sia una interpretazione sbagliata sia giuridicamente che normativamente.

Cercheremo di essere più chiari: è successo, in particolare in alcune classi di concorso, che molti colleghi abbiano “flaggato”, nella scelta delle 150 preferenze (in pieno periodo ferragostano), un contratto con minimo 12 ore.

Ora, succede che in una di quelle classi di concorso sia rimasto solo uno spezzone di 7 ore, cosa fa l’ Algoritmo?  Va avanti fino a che “scova” qualche collega che aveva indicato di accettare spezzoni anche di 7 ore: nel frattempo però il sistema ha saltato almeno 30/40 docenti che avevano un punteggio maggiore.

Ma, oltre il danno c’è anche la beffa perchè il candidato che non aveva indicato lo spezzone di 7 ore, viene automaticamente e inderogabilmente considerato rinunciatario per quella classe di concorso e non potrà più ricevere nomina da GPS per quella specifica cdc, anche in caso di ulteriore turno di scorrimento, per l’intero anno scolastico.

Così, puntualmente, durante la seconda fase di attribuzione di supplenze, effettuate giorno 8 Settembre, il sistema è partito dagli aspiranti collocati in posizione di graduatoria successiva rispetto all’ultimo dei candidati trattato dalla procedura.

Quindi è successo che un candidato con 20 punti in meno in graduatoria ha ottenuto una cattedra, magari intera, fino al 31 Agosto, mentre gli altri 30/40, solo per non aver dato la disponibilità a ricevere spezzoni di 7 ore sono rimasti senza alcuna proposta di lavoro.

L’Ufficio Scolastico scrive, a questo proposito, che anche in presenza si agiva allo stesso modo, ma dimentica una questione importante: se il candidato è a conoscenza del fatto che nella sua classe di concorso non ci sono più cattedre ed è rimasto solo uno spezzone di 7 ore, molto probabilmente, accetterà la supplenza (almeno per garantirsi il punteggio) anche perché sa che,nel caso in cui  ci fosse un’ulteriore “tornata” di nomine, lui sarebbe il primo a scegliere avendo diritto al completamento.

Invece, oggi, risulta RINUNCIATARIO!!!

Lo abbiamo più volte denunciato e continueremo a farlo fino a quando questa vergognosa procedura verrà eliminata.

Nessun algoritmo può garantire la trasparenza necessaria né una scelta adeguata in situazioni di assegnazione che si modificano di momento in momento. I docenti precari italiani sono già abbastanza sfruttati, non aggiungiamo una modalità di assegnazione degli incarichi che, oltre a presentare profili di illegittimità, li penalizzerà ulteriormente e che rischia molto concretamente di diventare strutturale. Pertanto, chiediamo che le convocazioni per l’assegnazione delle supplenze da GPS avvengano in presenza.

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