Dopo due anni di Dad, dopo varie promesse dal Governo, la scuola italiana è sempre al “palo”, nessun investimento sulle strutture, continua riduzione degli organici (Docenti e Ata), nessun accenno al rinnovo contrattuale.
Abbiamo iniziato l’anno scolastico con la discussione incentrata solo sul green-pass che ha svoto un’opera di distrattore e ha giocato un ruolo chiave nel nascondere i reali problemi che, anche nella nostra regione, funestano questo anno scolastico a causa di ciò che la politica non ha voluto fare.
Gli organici non sono stati adeguati alle necessità: ci troviamo con un numero di classi complessivo addirittura diminuito rispetto allo scorso anno con un conseguente aumento del numero di studenti per classe (alla faccia dell’abolizione delle classi pollaio). Le risorse previste per il cosiddetto organico covid sono notevolmente ridotte e limitate a contratti che scadranno il 31 dicembre 2021 rendendo di fatto impossibile quello sdoppiamento delle classi che lo scorso anno aveva consentito di rispettare le norme sul distanziamento, almeno in alcune situazioni.
Il ministro Bianchi ha millantato un impegno straordinario a favore delle singole scuole con emergenza classi pollaio, ma ciò si è tradotto, nella migliore delle ipotesi, in qualche risorsa aggiuntiva assegnata a giochi fatti, con la formazione delle classi già ultimata; risorse finalizzate ad estemporanei e limitati interventi-cerotto per mitigare lo scempio che continua a protrarsi anche dopo due anni di scuola a distanza.
Nessuna forza politica di governo infatti ha pensato che sarebbe stato il momento buono per prendere di petto il problema, facendosi promotrice di un intervento legislativo che ridefinisse i parametri sul numero massimo di studenti per classe e ponesse fine allo scempio della Legge Gelmini-Tremonti del 2008 che ne ha imposto l’innalzamento!
Sul fronte precariato come previsto le assunzioni hanno rappresentato una goccia nel mare: ci sono ancora oltre 150.000 posti assegnati a supplenza annuale lasciando sostanzialmente inalterato il problema del precariato.
Le richieste di Tempo Pieno delle scuole e delle famiglie continuano a rimanere in gran parte disattese e rifiutate. Inoltre nella scuola primaria assistiamo all’endemica difficoltà nel reperire supplenti. Com’è possibile che la facoltà di Scienze della Formazione Primaria sia a numero chiuso, quando il numero di insegnanti è così scarso?
Intanto si è assistito all’ennesima farsa generata dal nuovo “algoritmo” che generato, come prevedibile, disguidi e disparità.
Intanto aumenta il lavoro del personale Ata e contemporaneamente diminuisce l’organico. La normativa, spesso confusa, induce molti dirigenti a definire obbligatorie molte funzioni (coordinamenti, tutoraggi ecc..) che non lo sono affatto e, non ultima, la formazione, fatta passare appunto per obbligatoria quando è chiaro che la situazione è normativamente diversa.
Per discutere di tutti questi problemi è indetta una Assemblea cittadina degli iscritti e simpatizzanti Cobas Scuola
DICUTEREMO
· Del nuovo contratto che preveda veri aumenti ed almeno un pieno recupero salariale di quanto perso negli ultimi anni da Docenti e Ata e CONTRO la proposta di Recovery Fund sulla scuola che programma di utilizzare i fondi disponibili prevalentemente per la digitalizzazione selvaggia delle scuole;
· della stabilizzazione del precariato ed una vera, qualificata e rapida, campagna di assunzioni, con significative modifiche relativamente ai concorsi, per l’assunzione del personale Docente e Ata che tenga conto dei diritti pregressi e CONTRO le nomine con gli algoritmi che hanno provocato disastri sulla pelle di Docenti e Ata e produrranno un enorme contenzioso;
· della riduzione del numero di alunni per classe a massimo 15 unità con la copertura di tutti i vuoti in organico del personale Docente (oltre 250mila docenti) ed Ata (almeno 30mila unità di collaboratore scolastico e 10mila fra personale di segreteria e assistenti tecnici), anche con riferimento a ciò che attiene agli ex Lsu-Lpu;
· del potenziamento degli organici ATA, l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti ed il ripristino integrale delle sostituzioni con supplenze temporanee edi un vero piano di investimenti per il risanamento dell’edilizia scolastica, per l’80% non a norma rispetto al DLgs 81/90 e per il 50% priva persino dell’agibilità
· delle norme approvate in violazione dei vincoli contrattuali vigenti, del mansionario, nonché dello stato giuridico di Docenti ed Ata, per il rispetto della privacy di docenti e studenti (con l’uso spregiudicato di piattaforme e registri elettronici
· dell’imposizione di attività di formazione “obbligatorie” e gratuite che non hanno alcuna valenza didattica ma il cui scopo è ridurre gli organici e le sostituzioni;
· del delirio della didattica per “competenze”, ritenuta non solo inutile ma dannosa per la Scuola Pubblica Statale, recentemente rilanciata dal nuovo Ministro Bianchi;
· dei ricorsi per il recupero salariale, per una corretta ricostruzione di carriera, per gli scatti precari e le ferie non retribuite-
SALONE DEL CIRCOLO RICREATIVO DIPENDENTI COMUNALI
CORSO SICILIA 12 TORINO
GIOVEDI’ 25 NOVEMBRE ORE 17,30
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