In molti pensavano che nelle scuole il tormentone del recupero delle frazioni orarie dovuto a motivi logistici fosse terminato a seguito di due “atti” di un certo rilievo: il CCNL che riprende le famose circolari ministeriali n. 243 del 22.9.1979 e n. 192 del 3.7.1980 secondo cui nulla è dovuto quale recupero se i motivi sono logistici e la riforma Gelmini che sanciva in 60 minuti non riducibili l’unità oraria delle lezioni.
Restava in piedi il recupero nel caso di riduzione dell’unità oraria per motivi didattici, cioè la possibilità, deliberata dal collegio, di utilizzare frazioni orarie della lezione per svolgere con la classe attività didattiche di altro tipo …ma questa è un’altra storia!
Bene, in piena Pandemia (il gran grimaldello per scardinare ogni regola), ecco che il Ministero attua il “gioco delle tre carte”: chiama alla riduzione dell’ora di lezione (50, 45, 40 minuti!) per ovvie ragioni pandemiche senza però nulla comunicare sul significato per l’orario individuale dei docenti di tale riduzione né ai docenti, né ai dirigenti, né agli interlocutori sindacali.
Ecco che così inizia il balletto nelle scuole! E’ ovvio e banale che la riduzione in questo caso avvenga per motivi di forza maggiore (che hanno un nome: COVID-19) e non per motivi didattici, ma buona parte dei dirigenti (che riesce invece a piazzare in quarantena le classi anche senza decreto ASL) non vuole assumersi l’onere dell’applicazione del contratto e delle relative circolari cosicché la riduzione dell’ora viene fatta recuperare con le modalità più svariate: dove in modalità più soft (ma comunque deliberata, quando non anche contabilizzata) es. intervalli, preparazione di materiali, dove più hard ad es. corsi di recupero a distanza (che così perdono la loro naturale retribuzione), supplenze, ecc.
Non stiamo qui a disquisire (c’è il web per questo) sulle cause di forza maggiore, come nemmeno sul maggior carico di lavoro che da quest’anno appesantisce di più ogni minuto dell’attività lavorativa, ma riteniamo debba essere chiaro che il contratto è da rispettare e secondo il CCNL nessun recupero di frazione oraria è dovuto quando i motivi sono obbligati a causa di forza maggiore!
A nostro avviso sono anche nulle tutte le deliberazioni dei collegi docenti che riducono immotivatamente (non è motivo il far stare meno a scuola i ragazzi causa pandemia) l’ora di lezione per poi indicare modalità di recupero.
Una delibera di riduzione per motivi didattici è un’altra cosa: deve indicare e articolare dettagliatamente il progetto didattico di riferimento e univocamente la modalità di recupero sulla stessa classe.
Stiamo predisponendo un Dossier di irregolarità ed invitiamo i colleghi delle varie scuole a farci pervenire in merito al recupero delle frazioni orarie segnalazioni, delibere, circolari e denunce di atteggiamenti vessatori dei dirigenti scolastici.
E’ intenzione del nostro sindacato avviare non solo una denuncia delle irregolarità ma una azione di contrasto a livello locale e generale per la tutela dei diritti contrattuali dei lavoratori.
Cobas Scuola –Torino
Email: cobas.torino@gmail.com
Anteprima Pdf: