L’Ufficio Complicazioni Affari Semplici, sempre pronto a rendere complesso ciò che è semplice (e questa volta al servizio della ministra Azzolina), insiste nel fare un concorso in presenza, che scelleratamente allunga inutilmente i tempi, priva le scuole del personale precario appena incaricato e lo costringe a viaggiare fino alla sede dell’esame, senza nemmeno prevedere una prova suppletiva per coloro che nel frattempo, essendo in servizio, fossero in quarantena. Dopo aver concordato il rinnovo delle graduatorie per le supplenze in estate, in cambio del concorso straordinario in autunno, la maggioranza di governo adesso mette in scena un inutile e pietoso balletto per le responsabilità sul concorso straordinario.
Il concorso straordinario va fatto. Subito! Ma per soli titoli e servizi. I precari con almeno tre anni di servizio sono già lì, sono nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze e devono essere assunti tutti! Non si deve fare altro che controllare i titoli presentati in agosto, correggere gli errori e procedere all’assunzione di tutti/e i/le docenti con almeno tre anni di servizio presenti nelle GPS. Subito! Senza attendere la formazione di commissioni, senza attendere la valutazione delle prove, senza attendere nulla! A coloro che pensano che occorra una selezione, rispondiamo che la selezione è fasulla! Si tratta di docenti che già insegnano da almeno tre anni. Il giorno dopo la loro eventuale esclusione dal concorso torneranno in cattedra, come hanno sempre fatto in questi anni, a continuare la loro supplenza annuale. Esattamente come i vincitori della ridicola selezione. Con la differenza che i più fortunati saranno di ruolo, mentre gli altri saranno costretti a restare ancora precari.
A coloro che dicono che il concorso per soli titoli non è costituzionale rispondiamo che l’art. 97, comma terzo della Costituzione Italiana prevede: “Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso”, pertanto non è esclusa la modalità di concorsi per soli titoli e servizi, infatti sono stati sempre banditi per tutte le P.A., scuola compresa. Non siamo più disposti ad accettare bugie. È ora di porre la scuola al centro del dibattito politico. Siamo il fanalino di coda per gli investimenti nella scuola, mentre l’Italia è prima per numero di abbandoni scolastici. La scuola si è aperta dimezzata: precari senza incarico, scuole senza insegnanti, scuole senza nuovi spazi, classi ancora pollaio, scuole ancora chiuse, tempo pieno che non c’è e chissà se ci sarà, didattica mista in molte scuole, personale ATA insufficiente e oberato di lavoro, trasporti carenti e non adeguati alle attuali condizioni epidemiologiche, confuse interpretazioni locali di confuse indicazioni nazionali sulla sicurezza e sulla prevenzione sanitaria, mancato accesso ai tamponi per tutti e veloci, alunni senza sostegno e, quindi, senza scuola.
Vogliamo maggiori investimenti nella scuola e diritto all’istruzione per tutti/e
Assumere subito, su tutti i posti vacanti e disponibili, tutti i precari con tre anni di servizio tramite le GPS
COBAS – Comitati di base della Scuola
30 settembre 2020
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