VADEMECUM IV CICLO TFA SOSTEGNO

4 Marzo 2019

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Con il Decreto Ministeriale 92/2019 variano i requisiti di accesso al TFA sostegno. Visto che in questi giorni molte e molti di voi ci hanno scritto per avere informazioni a riguardo, abbiamo deciso di stilare un breve vademecum, sperando possa esservi utile. Da una prima valutazione delle tabelle relative ai posti a disposizione messi a bando dalle università italiane, ci sentiamo di dire che sembrano davvero pochi. Numeri del tutto insufficienti, se raffrontati con l’enorme e atavico problema delle cattedre vuote di sostegno, tanto al nord quanto al sud. A titolo esemplificativo, per la regione Piemonte solo l’Università di Torino attiverà il TFA sostegno e metterà a disposizione esclusivamente 200 posti, così suddivisi: 15 scuola dell’infanzia, 50 scuola primaria, 65 scuola secondaria di primo grado e 70 per la scuola secondaria di secondo grado. Eppure in Piemonte i docenti di sostegno che insegnano da più di tre anni dalle graduatorie d’istituto sono migliaia e per loro non è prevista nessuna assunzione; anche questi docenti dovranno ottenere il titolo abilitante per poter poi partecipare al concorso. Ci risultano singole scuole della città metropolitana di Torino in cui le cattedre vuote sul sostegno sono decine, per non parlare della provincia o dei comuni montani. È evidente che questo governo non ha a cuore la specificità dell’inclusione della scuola italiana, lo straordinario lavoro che le docenti e i docenti di sostegno fanno ogni giorni, il futuro di questi ragazzi e delle loro famiglie.

Ma torniamo al nostro vademecum:

Che cos’è Il TFA sostegno?

Si tratta di un corso universitario da 60 CFU (di cui 12 di tirocinio) che permette di ottenere il titolo di specializzazione su sostegno. Il titolo dà diritto alla priorità nell’assegnazione delle supplenze ai docenti iscritti nelle graduatorie d’istituto e potrà essere dichiarato al prossimo aggiornamento di graduatoria, oppure nelle finestre del triennio corrente, nei periodi di febbraio e agosto, o a giugno per i docenti e le docenti in GAE. Il titolo di specializzazione su sostegno vale inoltre come requisito per partecipare al concorso su relativi posti di sostegno.

Si accede al corso di specializzazione previo superamento di una selezione costituita da 3 prove, in seguito a bando emanato da ciascun Ateneo. È possibile partecipare alla selezione in unico Ateneo.

Riferimenti:

DM. 92/2019

decreto specializzazione sostegno *

bandi di ateneo già pubblicati (in aggiornamento) tabella posti

I requisiti cambiano a seconda del grado di istruzione.

Scuola dell’infanzia e per la scuola primaria:

    • Laurea in Scienze della formazione primaria (vecchio ordinamento indirizzo, infanzia), oppure

    • Laurea magistrale a ciclo unico (quinquennale) in Scienze della formazione nuovo ordinamento, oppure

    • Diploma di scuola magistrale (o sperimentazioni equipollenti: progetto Egeria) purché il titolo sia stato conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, oppure

    • Diploma di istituto magistrale (o sperimentazioni equipollenti compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico e a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali), purché il titolo sia stato conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002. Titoli esteri corrispondenti e riconosciuti in Italia secondo la normativa vigente.

Scuola secondaria di I e II grado:

    • Abilitazione all’insegnamento per una delle classi di concorso della scuola secondaria conseguita in Italia o all’estero, purché riconosciuta secondo le normative vigenti, oppure

    • Possesso dei requisiti per accedere ad una delle classi di concorso della scuola secondaria e dei 24 CFU/CFA previsti dal Dlgs 59/17 (discipline antropo-psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche), oppure

    • Laurea + 3 annualità di servizio1, nel corso degli otto anni scolastici precedenti, anche non successive, valutabili come tali ai sensi dell’articolo 11 comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124, su posto comune o di sostegno, presso le istituzioni del sistema educativo di istruzione e formazione.

Insegnanti tecnico prarici (ITP)

Per gli insegnanti tecnico pratici (ITP) è sufficiente essere in possesso del titolo richiesto per l’accesso ad una delle classi di concorso (Diploma), sino all’anno scolastico 2024/25. Ovviamente questi docenti potranno partecipare esclusivamente al concorso per la scuola secondaria di II grado.

1 Una annualità equivale a 180 giorni di servizio all’interno di un anno scolastico, anche non continuativi, oppure con il servizio ininterrotto dal 1° febbraio agli scrutini finali o al termine delle attività didattiche.

Come si accede al TFA Sostegno?

Per accedere ai percorsi di specializzazione è necessario superare le seguenti tre prove:

  • Test preliminare (previsto a livello nazionale in un’unica data)

  • Prova scritta o pratica

  • Prova orale

Quali sono le tempistiche?

Il MIUR ha fissato le date nazionali dei test preliminari, mentre le prove scritte o pratiche e l’orale saranno stabiliti dai singoli atenei:

  • il 15 aprile: alla mattina scuola dell’infanzia e al pomeriggio scuola primaria

  • il 16 aprile: alla mattina secondaria di I grado e al pomeriggio secondaria di II grado

Quanto durerà il corso?

I corsi, a prescindere dall’ateneo, si dovranno concludere necessariamente e per legge entro il 30 giugno dell’anno accademico di riferimento. Anche l’articolazione dei corsi e la distribuzione delle lezioni all’interno della settimana varierà a seconda degli atenei. L’articolazione del corso si baserà sull’anno accademico e all’interno di esso bisognerà maturare i 60 CFU, di cui fanno parte anche le 150 ore di tirocinio diretto e l’esame finale. Alla fine del percorso, il titolo avrà una valutazione in trentesimi.

Il test preliminare

Il test preliminare, predisposto a livello nazionale con domande a risposta chiusa (DM n.312/2014 e DM n.487/2014 ), si svolgerà in contemporanea nelle due date fornite dal Miur (15 e 16 aprile). Sarà somministrato dai singoli Atenei ed è costituito da 60 quesiti, formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali le/i docenti dovranno individuare l’unica risposta corretta. Una risposta corretta vale 0,5 punti, la risposta non data o errata vale 0 punti. Il punteggio massimo è di 30/30. Alle docenti e ai doventi verranno fornite 2 ore di tempo per svolgere il test e almeno 20 delle domande valuteranno la comprensione di testi e la competenza linguistica in lingua italiana.

La prova scritta o pratica e la prova orale

Le prove scritta ed orale sono a cura delle Istituzioni Accademiche (DM n.312/2014 ) e tramite appositi bandi e pertanto avranno una tempistica che varierà a seconda dell’Ateneo e non saranno a risposta chiusa e verteranno sulle tematiche previste.

Il punteggio minimo per superare le due prove sarà di 21/30. Si accede alla prova orale solo avendo superato con almeno 21/30 lo scritto. La pubblicazione delle date di queste prove verrà fornita dai singoli Atenei e potrà essere anche una settimana dopo la pubblicazione degli esiti del test preliminare.

Chi sarà ammesso al corso?

Tutti i docenti che supereranno le tre prove, nel limite dei posti messi a bando dal singolo Ateneo. Gli scorrimenti delle graduatorie sono ammessi solo ed esclusivamente in caso di rinuncia. Qualora nelle graduatorie del vostro ateneo dovessero risultare posti vacanti, si procederà a riempirli coi docenti collocati in posizione utile nelle graduatorie di merito di altri atenei. Sono inoltre ammessi al TFA sostegno tutti quei docenti che erano in soprannumero nei percorsi formativi precedenti o che avessero sospeso i percorsi di abilitazione precedente per esercitare altre opzioni la selezione si può tentare in una sola Università.

Nel caso in cui la graduatoria dei candidati ammessi risulti composta da un numero di candidati inferiore al numero di posti messi a bando, si può procedere ad integrarla con soggetti, collocati in posizione non utile nelle graduatorie di merito di altri Atenei, che ne facciano specifica richiesta, a loro volta graduati e ammessi dagli Atenei sino ad esaurimento dei posti disponibili.

Come prepararsi?

Secondo quando previsto nel DM del 30 settembre 2011, le tematiche su cui verteranno la prova preselettiva e la prova scritta sono:

  • Competenze socio-psico-pedagogiche diversificate per grado di scuola:

    • infanzia

    • primaria

    • secondaria di primo grado

    • secondaria di secondo grado

  • Competenze su intelligenza emotiva, riferite ai seguenti aspetti: riconoscimento e comprensione di emozioni, stati d’animo e sentimenti nell’alunno; aiuto all’alunno per un’espressione e regolazione adeguata dei principali stati affettivi;

capacità di autoanalisi delle proprie dimensioni emotive nella relazione educativa e didattica.

  • Competenze su creatività e su pensiero divergente, riferite cioè al saper generare strategie innovative ed originali tanto in ambito verbale linguistico e logico matematico quanto attraverso i linguaggi visivo, motorio e non verbale.

  • Competenze organizzative in riferimento all’organizzazione scolastica e agli aspetti giuridici concernenti l’autonomia scolastica: il Piano dell’Offerta Formativa, l’autonomia didattica, l’autonomia organizzativa, l’autonomia di ricerca e di sperimentazione e sviluppo, le reti di scuole; le modalità di autoanalisi e le proposte di auto-miglioramento di Istituto; la documentazione; gli Organi collegiali: compiti e ruolo del Consiglio di Istituto, del Collegio Docenti e del Consiglio di Classe o Team docenti, del Consiglio di Interclasse; forme di collaborazione interistituzionale, di attivazione delle risorse del territorio, di informazione e coinvolgimento delle famiglie. Compito e ruolo delle famiglie.

La prova orale verte sui contenuti delle prove scritte e su questioni motivazionali.

Per la preparazione alle varie prove si consigliano i testi realizzati dalle case editrici Edises, Simone e Maggioli.

I costi

È prevista una quota di partecipazione ai test di selezione, fissata dai singoli Atenei. Sarà deciso a livello di Università anche il costo dei corsi e bisognerà attendere i singoli bandi.

Ci premuriamo di fornirvi ulteriori informazioni quando queste saranno in nostro possesso.

Nel frattempo vi invitiamo, per qualsiasi informazione, a rivolgervi alla sede Cobas Scuola di Torino, in Via Cesana 72 (011 334345) o scrivere una mail a cobasprecari@gmail.com

Consulenza: https://www.cobascuolatorino.it/contatti/

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