In questi giorni si stanno tenendo nelle scuole i collegi docenti per indviduare i criteri per la chiamata diretta dei docenti.
Secondo noi, al contrario dei Sindacati che hanno firmato questo aberrante contratto, è un passo indietro rispetto alla legge, altro che democrazia!!!
La BOZZA di MOZIONE che alleghiamo, fatte le dovute premesse normative ed in coerenza con le nostre lotte e la nostra posizione abrogazionista tout court, prevede esclusivamente la nostra avversione alla chiamata diretta e la DELIBERAZIONE contraria alle proposte del dirigente scolastico.
Chi vuole nei messaggi alle/ai colleghe/i può anche indicare che, more solito, il MIUR sta ponendo in essere un meccanismo che dal punto di vista normativo non è (come scrivono loro nella nota del 19 aprile) “perfezionato” o come si dovrebbe dire NON ha ancora alcun valore normativo perchè l’iter previsto non è stato concluso.
Inoltre lo stesso CCNI (anche dopo che sarà “perfezionato”) è assolutamente contra legem perchè secondo il D.L.vo n. 150/2009 (cosiddetta Brunetta) i Contratti non possono modificare le leggi.
Quindi il contratto non è solo una boiata giuridica ma serve esclusivamente, come foglia di fico, agli imbroglioni sindacali per dire che LORO cercano di venire incontro alle aspettative dei docenti coinvolti mentre, invece, stanno accettando pedissequamente tutto l’impianto della legge 107, NON hanno fatto NIENTE contro questa ignominia ed hanno lasciato noi da soli a lottare contro questo abominio ed abbandonato i lavoratori e le lavoratrici della scuola al loro destino.
Tenete presente che molti dirigenti scolastici tenteranno di affermare in Collegio che sia comunque obbligatorio deliberare dei criteri e che non si possa deliberare di non approvarli.
Ovviamente non è così e dovremmo ricordare a queste/i soloni che la stessa ipotesi di CCNI prevede espressamente addirittura che il “Collegio non si esprima” e che in tal caso, quindi, il dirigente scolastico proceda “comunque all’individuazione dei requisiti“.Infine, ricordate che gli stessi dirigenti scolastici non hanno l’obbligo di definire la chiamata diretta tanto è vero che la legge prevede che “in caso di inerzia” da parte dei dirigenti scolastici sia l’USR ad assegnare i posti (sulla base del punteggio e non per “competenze”).
Ricordo che tale “pratica meritoria” è stata posta in essere lo scorso anno da alcuni dirigenti che non hanno provveduto a “chiamare” nessun docente ma se li sono fatti assegnare d’ufficio.