Pienamente riuscito il Convegno Cesp su “ Nuova mobilità-Nuovo Precariato- Fasi e prospettive”, svoltosi il 1° marzo, a Roma nella sala Convegni CESP, superati i cento partecipanti, provenienti da varie province ( Roma, Bologna, Cagliari, Chieti, Grosseto, Massa, Napoli, Perugia, Terni ). Nel convegno sono state affrontate tutte le problematiche relative alla nuova Mobilità, alla luce dell’ultimo contratto, colpevolmente firmato in sede di trattativa nazionale da Cgil, Cisl, Uil Snals, che scontenta tutti e penalizza in particolare i docenti entrati in ruolo come fase B e C, che saranno obbligati a chiedere trasferimento sull’intero territorio nazionale, ed è stata analizzata la grave situazione in cui versano decine di migliaia di precari di II e III Fascia, che saranno definitivamente espulsi dalla scuola.
Dopo le relazioni iniziali e il dibattito, che è stato ampio, diffuso e approfondito, ha preso la parola l’avvocato Nobile che ha illustrato i termini dei ricorsi che saranno presentati (per la disparità di trattamento del personale docente, per il riconoscimento degli Scatti stipendiali e di tutti gli anni preruolo ai precari e neo assunti, per l’impugnativa del Nuovo Bando di Concorso, che limita l’accesso alle prove ai soli abilitati, escludendo chi non è riuscito ancora ad accedere ad una abilitazione e non certo per colpa propria). Sui precari incombe, infatti, una grave minaccia: tutti e tutte coloro che non rientreranno nel piano concorsuale, che prevede 63.000 posti disponibili, a fronte degli oltre 200.000 docenti con anni di servizio e titoli sino all’anno scorso validi per l’immissione in ruolo, dopo 36 mesi di supplenze saranno estromessi dalla scuola, non per mancanza dei posti, ma per non assumere definitivamente coloro che ne avrebbero diritto. I presenti, prima di recarsi al MIUR per il previsto sit-in, si sono confrontati sui punti di una piattaforma unitaria e condivisa, che tenga insieme i neoimmessi in ruolo ( le cavie del nuovo organico dell’autonomia varato dalla L 107/2015) e i precari di II e III fascia ed hanno preparato un testo comune.
Una volta al MIUR, i partecipanti sono stati ricevuti da funzionari del ministero per un confronto e una richiesta di chiarimenti sui punti trattati nella mattinata. Il confronto si è dimostrato interessante e pieno di utili spunti per una ulteriore riflessione sullo stato delle cose.
Nell’incontro è stata manifestata, infatti, una forte volontà da parte dell’amministrazione di riconoscere le difficoltà e i punti di criticità che la stessa legge ha determinato anche nei confronti dei neoimmessi in ruolo e si è riconosciuto che i sindacati firmatari hanno scelto di applicare alla Mobilità i criteri adottati dalla legge per graduare le immissioni in ruolo( fase 0-A-B-C), pur non essendo questi criteri espressamente previsti dalla stessa legge. L’amministrazione ha dimostrato una apertura e disponibilità ad entrare nel merito delle assegnazioni provvisorie per i docenti neoimmessi in ruolo Fase B e C ( dai quali hanno acquisito la certezza dei ricorsi che saranno presentati) come elemento perequativo rispetto ai docenti delle altre fasi e a trovare meccanismi di bilanciamento per disciplinare la discrezionalità dei dirigenti nella chiamata diretta. Per i docenti ancora nelle GaE è stata confermata l’immissione in ruolo al 50% dei posti disponibili per il concorso. Difficile si presenta, invece, la parte relativa al concorso, che è previsto per legge, sul quale non si può intervenire a livello ministeriale e la cui eventuale apertura ai non abilitati dovrebbe prevedere un intervento “politico”. Si è parlato, invece, seppur a livello informale, del riconoscimento dei 360 giorni di servizio ai precari non abilitati per l’accesso ai PAS riservati e dell’istituzione di una laurea abilitante quale percorso qualificato per acquisire il titolo utile all’abilitazione.
I Modelli Viventi presenti all’incontro hanno ottenuto, infine, un importante interessamento per l’accreditamento delle cifre necessarie al pagamento dei loro incarichi presso le segreterie scolastiche.
Vista l’imminente apertura della fase della Mobilità provinciale ( 25 marzo-14 aprile), neoimmessi in ruolo e precari si sono dati appuntamento al MIUR per il 22 marzo prossimo, per consegnare all’amministrazione le ulteriori richieste che nel frattempo scaturiranno dal confronto sui territori.
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