Un altro mattone del muro che separa, ingiustamente, i precari della scuola dai loro colleghi di ruolo viene finalmente abbattuto. I giudici riconoscono che, ai fini della ricostruzione di carriera e dell’ottenimento degli scatti stipendiali, gli anni di pre-ruolo devo essere considerati nella loro interezza, e non soltanto per i 2/3, come fissato dal CCLN 2006/2009, sventuratamente firmato dai sindacati “rappresentativi”.
Finora, infatti, soltanto quattro anni di precariato vengono attualmente riconosciuti interamente ai fini della ricostruzione di carriera e, quindi, dell’inserimento in questo o quello scaglione stipendiale. Il resto degli anni veniva conteggiato per i 2/3 (ad esempio: ad un insegnante con 6 anni di precariato, al momento del decreto di inquadramento, vengono conteggiati 4 anni interi e due frazioni di 2/3, vale a dire un anno intero e 1/3, invece di due anni. Questo determinava un “raffreddamento” della progressione di carriera, poichè, ovviamente, il docente impiegava più anni per passare allo scaglione successivo e al relativo scatto stipendiale).
Con il ricorso proposto dai COBAS, si chiederà al giudice di rideterminare la ricostruzione di carriera e dei gradini stipendiali, riconosciendo per intero tutto il servizio pre-ruolo, conformemente alla normativa comunitaria.
CHI PUO’ FARE RICORSO
Il ricorso è possibile per tutti i docenti di ruolo che abbiano più di 4 anni di servizio pre-ruolo, a patto che non siano passati più di dieci anni dalla comunicazione dell’inquadramento stipendiale, cioè dalla data in cui è stato realizzato il decreto della ricostruzione di carriera. E’ poi necessario che tale decreto sia stato già emesso per iniziare il ricorso. Nel caso in cui il decreto non sia ancora stato emesso, sarà necessario procedere alla richiesta e alla compilazione della documentazione necessaria. Ricordiamo che l’amministrazione scolastica è obbligata a effettuare il decreto entro un mese dalla richiesta del docente.
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER IL RICORSO
-Copia (possibilmente scannerizzata) di tutti i contratti o dei certificati di servizio o autocertificazione dei servizi svolti
– Copia del decreto di inquadramento stipendiale
– Delega avvocato (da firmare in sede)
Il patrocinio dell’avvocato è gratuito per gli iscritti. Non è necessario pagare il contributo unificato (tassa necessaria per presentare il ricorso) per chi ha, come nucleo familiare, un reddito inferiore € 32.298,99 annui.
PER LA FIRMA DEI DOCUMENTI E L’EVENTUALE CONSULTAZIONE LEGALE RECARSI ALLA SEDE COBAS DI VIA CESANA 72, IL VENERDI’ A PARTIRE DALLE ORE 16.30
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