Procederemo subito per via legale, ma è decisiva la corale protesta dei lavoratori/trici in lotta e dei sindacati co-promotori dello sciopero del 5 per bloccare lo sciagurato provvedimento che aprirebbe la strada all’annullamento per via amministrativa dello stesso diritto di sciopero
Mentre ogni giorno che passa vede crescere la protesta del popolo della scuola pubblica contro la cattiva scuola di Renzi e il suo nefasto Ddl e per il ritiro totale, e senza mediazioni o disastrosi compromessi, di una legge inemendabile – e lo sciopero del 5 maggio, indetto dai COBAS da tempo e fatto proprio anche da Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, si annuncia come il più grande di sempre per l’Italia – il MIUR ha preso una sciagurata decisione per impedire che il 5 maggio lo sciopero annulli plebiscitariamente gli insulsi quiz Invalsi che in quel giorno si dovrebbero svolgere alle Elementari. Con una intollerabile imposizione, illegittima e antisindacale, il MIUR sposta d’ufficio le prove del 5 maggio al 6, e quelle del 6 (seconda prova sempre alle Elementari) al 7, ben sapendo che mentre lo sciopero del 5 è convocato dai sei principali sindacati della scuola, quello del 6 è, almeno per ora, promosso solo dai COBAS, mentre per il 7 la legge 146/90 impedisce di scioperare (sarebbero tre giorni consecutivi).
Il carattere antisindacale dell’insopportabile provvedimento è dunque chiarissimo, visto che si intenderebbe “recuperare” un’attività (peraltro non obbligatoria per i docenti) non svolta per sciopero. Ma altrettanto chiara è pure la sua illegalità amministrativa e formale, visto che non è assolutamente previsto, in base alle stesse regole imposte dall’Invalsi, che possano essere “recuperate” le prove Invalsi non svolte per qualsivoglia ragione, e ovviamente ancor meno per impedire gli effetti di uno sciopero. L’Invalsi prevede possibilità di un rinvio/recupero solo in casi eccezionali, a seguito della presentazione della documentazione, entro tempi indicati precisamente. Una eventuale richiesta di posticipo/rinvio doveva essere inviata all’Invalsi, con la documentazione a giustificare la richiesta, con protocollo antecedente al 28.10.2014. L’Invalsi precisa che non sarebbero state prese in considerazione richieste pervenute oltre il 12.12.2014.
Dunque come COBAS diffidiamo il MIUR dal procedere in questo intollerabile boicottaggio di uno sciopero plebiscitario, mentre abbiamo avviato urgenti passi legali per impedire lo spostamento dei quiz. Ma nel contempo, tenuto anche conto dei tempi strettissimi per le procedure giuridiche, sollecitiamo tutti i lavoratori/trici in lotta e tutti i sindacati che insieme a noi hanno indetto lo sciopero del 5 maggio a protestare vivamente e a chiedere con noi il ritiro dell’iniquo provvedimento. Se passa il dittatoriale principio che gli scioperi si possono vanificare con atti amministrativi, si realizza di fatto l’annullamento in assoluto dello stesso diritto di sciopero.
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