Negli ultimi giorni si stanno moltiplicando le promesse e le offerte di ricorsi per la stabilizzazione dei precari (di fatto l’entrata in ruolo dopo 36 mesi di supplenza).
Come noto, I Cobas Scuola hanno intrapreso un ricorso per il riconoscimento degli scatti di anzianità che garantiscono ai ricorrenti la massima serietà e con procedure e caratteristiche specifiche.
E’ un ricorso difficile e lungo che vedrà la probabile resistenza dell’Amministrazione dello Stato Italiano che non ha mai recepito le direttive dell’UE.
Proprio per evitare che i precari della scuola possano essere oggetto di facili illusioni che possono essere pagate a caro prezzo nel percorso giudiziario, dopo aver analizzato la sentenza della corte Europea è prevedibile che la Corte Costituzionale non potrà certo contrapporsi alla sentenza ma dirà che essa va applicata secondo le leggi dei singoli paesi. E dunque, visto che in Italia le stabilizzazioni e le assunzioni “in ruolo” devono rispettare le leggi che conosciamo, farà capire ai singoli giudici – che dovranno pronunciarsi sui ricorsi – che di assunzione generalizzata non se ne parla ma che la strada degli indennizzi è aperta, e potrebbe anche coinvolgere gli “scatti precari”.
Di conseguenza, I Cobas Scuola di Torino, procederanno con i ricorsi senza, però, illudere i precari che basta ciò per essere immessi in ruolo ma che, quasi certamente, riceveranno un “indennizzo” economico per aver subito il “danno” .
I colleghi che intendono avvalersi della tutela legale dei COBAS potranno recarsi nella sede di Via Cesana 72, il venerdì dalle ore 17,00 alle ore 19,00 portando tutti i contratti. Per eventuali informazioni scrivere a: cobas.torino@yahoo.it
Eventuali nuovi ricorsi saranno però aperti, poiché, come spiegato prima, sono difficili e lunghi, solo a chi è iscritto o a chi intende iscriversi ai Cobas Scuola.
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