Nelle prossime settimane ci avvieremo al rinnovo delle RSU in tutte le scuole della Repubblica. È superfluo dire che è importante che i lavoratori della scuola Docenti e Ata debbano prestare attenzione a cosa accadrà nei prossimi mesi e anni. Il progetto di trasformare la scuola pubblica in una copia delle aziende private, con rapporti di lavoro e contratti di tipo privatistico, sta andando avanti. La Confindustria e il Governo Renzi concorrono a realizzare tale progetto. Quali potrebbero essere le conseguenze?
-
Rapporto personale col Dirigente. (se sei remissivo e non critichi le scelte puoi “stare sereno”, altrimenti comincia a preoccuparti!)
-
assunzione diretta da parte del Dirigente. Rapporto di tipo “fiduciario” ossia feudale o clientelare. (se fai la parte del servo fedele puoi “stare sereno”, altrimenti…v. sopra)
-
minori diritti sindacali, il CCNL il contratto nazionale diventa “obsoleto” poco moderno (sic!) pertanto viene progressivamente svuotato e sostituito da quello di istituto e, perché no?, da quello ad personam.
-
L’orario di lavoro aumenta a parità di salario, cioè a stipendi da ultimi in Europa, si aggiunge una quantità di ore senza senso.
-
Ferie. Periodi estivi di impegno a scuola più intensi in cambio di retribuzioni bloccate e di scatti congelati senza alcun rispetto dei diritti acquisiti e delle norme previgenti.
-
Allungamento (effetto controriforma Fornero) dell’età pensionabile con aumento dei rischi di salute e minor efficacia delle prestazioni lavorative in virtù di età sempre più avanzate. Minor numero di lavoratori che giungono “vivi” a maturare la pensione e la liquidazione in virtù dell’aumento delle malattie tipiche dell’età.
-
Aumento degli allievi per classe con scadimento dell’efficacia formativa e della qualità della scuola.
-
La COMPETIZIONE sostituirà la COOPERAZIONE ossia il modello “competitivo-flessibile-selvaggio” che tanti danni ha arrecato alle società occidentali si instaurerà anche nella scuola (luogo che dovrebbe essere estraneo alle logiche del bieco “libero mercato”). La competizione con tutte le sue minuscole e miserrime miserie umane affliggerà la categoria rendendola ancora più acrimoniosa e risentita, instaurando una guerra tra poveri ingiustificata, distogliendo le migliori energie dal compito educativo e formativo che dovrebbe essere svolto con grande serenità d’animo.
-
Tutta la CONTRO “RIFORMA” della scuola dovrebbe avvenire senza risorse!!! Molti costi graverebbero sulle famiglie e costituirebbero un buon alibi per far sì che la nuova “merce istruzione” venga appaltata in mani private. Il progetto neoliberista datato anni ’80-’90 stabiliva che era ora che una merce appetibile come la scuola fosse sottratta sempre più al controllo dello Stato e fosse fagocitata dal “ famelico mercato”. In tal senso si spiegano le proposte di gestire gli istituti con Consigli misti di amministrazione (simil-USA. L’attimo fuggente di una cultura subalterna, dove chi non si allinea viene scaricato, dovrebbe suggerire qualcosa…)
Una alternativa è possibile. A questa visione aziendalistica occorre contrapporre quella costituzionale della scuola della Repubblica.
Le rsu COBAS sono UN PRESIDIO DI DEMOCRAZIA E DI RESISTENZA contro la demolizione della scuola pubblica. Da sempre sono impegnate contro questa pericolosa deriva autoritaria e banalmente neoliberista e mercatista. Vogliamo una scuola Pubblica degna di questo nome, di qualità, non dipendente dal mercato, che sappia costruire con gli allievi una cultura Alta e vere capacità critiche, per formare cittadini consapevoli per un futuro migliore. Vogliamo luoghi di lavoro densi di democrazia e di diritti costituzionali e non scuole-aziende sul modello padronale ottocentesco.
VOTATE LE RSU COBAS E NON delegate impegno e mobilitazione,
NON LASCIATEVI INGANNARE DALLE FACILI PROMESSE della “buona scuola”
Anteprima Pdf: