Materiali per opporsi al massacro della scuola pubblica: ATTIVIAMOCI TUTTI/E!!

24 Ottobre 2012

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La scuola si trova,ancora una volta, presa di mira dai tagli che il governo “tecnico” con la nuova legge di stabilità sta per varare.

E’ un ennesimo colpo ai lavoratori ma, soprattutto, alla qualità di un servizio pubblico essenziale.

In questi anni i lavoratori si sono visti ridurre il salario in maniera consistente grazie al blocco degli scatti di anzianità e al blocco del contratto (scaduto dal 2009).

Sono stati tagliati in 3 anni 150.000 posti (tra docenti e ATA) con il conseguente “licenziamento” dei precari, non esiste più il tempo pieno, il tempo prolungato, le classi sono diventate dei “pollai” (30 alunni con la presenza anche dei diversamente abili)…..

Come se non bastasse la manovra “ammazza-Italia”, il furto delle pensioni, la legge Fornero e la “spending review”, Monti ha colpito ancora con la “legge di in-stabilità”. Tocca di nuovo alla scuola fare da agnello sacrificale, dopo che il governo Berlusconi aveva cancellato 150 mila posti di lavoro, espulso i precari e creato classi-pollaio fino a 35 alunni. Il contratto nazionale, fermo dal 2009, resta bloccato fino al 2014 e lo stesso vale per gli scatti di anzianità, l’unica progressione di carriera. Con i due blocchi, in cinque anni i lavoratori/trici saranno derubati dai 60 ai 90 mila euro. Ma Monti-Profumo si sono superati imponendo addirittura l’aumento orario di lezioni “frontali” dei docenti delle scuole medie e superiori di 6 ore a settimana a parità di stipendio: aumento senza precedenti nella storia della Repubblica per nessuna categoria, non avvenuto in alcun altro paese europeo pur massacrato dall’”austerity”, che provocherebbe il taglio di circa centomila posti di lavoro e la cacciata in massa dei precari, aggrediti già con il ridicolo concorsaccio. E’ bene ricordare che l’orario frontale (a cui si aggiungono le riunioni collegiali, la preparazione e correzione di compiti e lezioni, il ricevimento delle famiglie ecc..) dei docenti italiani è uguale o superiore alla media dell’Unione Europea: 22-25 ore alla primaria contro le 19,6 europee; 18 nella secondaria inferiore come nell’UE, e altrettante nella superiore contro le 16,3 UE; mentre gli stipendi sono nettamente inferiori agli europei, meno della metà dei più alti. La misura è davvero colma: è ora di dire tutti/e insieme basta al massacro della scuola pubblica e dei suoi protagonisti!

Ma la grossa responsabilità, dispiace dirlo, è della nostra categoria: se i tagli (economici e di organici) ci sono stati è anche perchè non siamo stati capaci di ribellarci, di mobilitarci e di bloccare tutto; anzi, abbiamo, molto spesso, collaborato con la distruzione del tempo pieno e dei moduli alle scuole elementari, abbiamo fatto delle ore in più, tappando quei buchi che i tagli avevano creato, abbiamo votato gli orari spezzati pur di “garantire” le 40 ore (non parliamo, per favore, di tempo pieno) di “parcheggio” a scuola, abbiamo consentito di dividere le classi in assenza degli insegnanti, abbiamo consentito che i dirigenti utilizzassero gli ITP e/o gli insegnati di sostegno per le supplenze, ecc…

Ora, molte scuole sono quasi al collasso: non ci sono collaboratori scolastici per garantire neanche la vigilanza, non ci sono assistenti amministrativi per garantire tutte quelle operazioni che, negli anni, sono state “caricate” sul loro profilo ma non ci sono più neanche gli insegnanti per garantire un fondamentale diritto costituzionale, lo studio.

Bisogna, a questo punto, “risvegliarsi” e provare a ripartire per rivendicare almeno alcuni diritti elementari.

Siamo convinti che solo dalle scuole può ripartire la lotta contro le misure prese dal Governo, se i collegi docenti, unitariamente, decidono di non collaborare alla distruzione della scuola e, soprattutto, se i colleghi e le colleghe non deleghino il loro destino ai vari burocrati sindacali.

Riprendiamo l’iniziativa!!

Utilizziamo i collegi docenti per bloccare:

 i progetti e le attività aggiuntive

 le cattedre oltre le 18 ore

 le ore a disposizione per le supplenze dei colleghi assenti

Denunciamo tutte le situazioni di illegalità:

 numero eccessivo di alunni nelle classi (soprattutto in presenza di allievi e allieve diversamente abili)

 carenze nella situazione igienica

 non osservanza delle norme di sicurezza

 non corretta osservanza dell’obbligo di sorveglianza

 smembrare le classi e smistare gli alunni in altre o dislocare il docente di sostegno in caso di assenze del personale docente

 mancato pagamento delle attività aggiuntive

 mancato pagamento degli stipendi ai supplenti

 l’utilizzazione delle ore di insegnamento eccedenti l’orario frontale (ex-compresenze) delle maestre;

 prevedere entrate posticipate o uscite anticipate degli alunni;

 affidare la sorveglianza ai collaboratori scolastici (tranne che per brevi periodi)

 non concessione dei permessi.

FATE VOTARE NEI COLLEGI DOCENTI LE MOZIONI E SPEDITELE AL NOSTRO INDIRIZZO MAIL: cobas.torino@yahoo.it

ORGANIZZATE ASSEMBLEE NELLE SCUOLE, INVITANDO ANCHE I COBAS

RIVOLGETEVI A NOI PER QUALSIASI ILLEGITTIMITA’



 

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